martedì 27 luglio 2010

Non possiamo cambiare il nostro destino,


non possiamo cambiare l'ordine naturale delle cose,
non possiamo cambiare il corso della vita,
non possiamo uccidere chi non sopportiamo,
non possiamo cambiare il pensiero degli altri,
non possiamo rendere intelligente chi non lo è,
non possiamo impedire le sofferenze del mondo,
non possiamo annullare i problemi quotidiani,
ma possiamo cambiare il nostro mondo di affrontare tutto ciò
e forse la nostra vita migliorerà

giovedì 8 luglio 2010

Addio a Lelio Luttazzi


Il maestro e compositore Lelio Luttazzi è morto la scorsa notte nella sua casa, a Trieste. Lo si è appreso dal suo amico e agente, Roberto Podio, portavoce della famiglia. Aveva 87 anni e soffriva da tempo di una neuropatia. Fu tra i primi a portare il jazz in Italia, dove è sempre stato considerato il "maestro dello swing". Tra i tantitissimi successi, "Una zebra a pois" scritta per Mina. A Sanremo la sua ultima apparizione pubblica. E' stato uno dei personaggi di maggior successo della canzone italiana degli anni 50 e 60 ma soprattutto un protagonista della televisione, dell'epoca d'oro di Studio Uno, della radio e del cinema. Tra i primi ad inserire nella canzone italiana le strutture del jazz, un modo di comporre 'swingato' che ha il suo primo esempio in "Muleta mia", una canzone scritta per Teddy Reno. Ma, rimanendo nell'ambito musicale, i titoli delle composizioni di Luttazzi comprendono "Una zebra a pois", cantata da Mina, "Il giovanotto matto", il classico di Ernesto Bonino, "Il favoloso Gershwin", "Promesse di marinaio" fino a quella che rimane la sua interpretazione più famosa e nostalgica, "El can de Trieste".

martedì 6 luglio 2010


L'immagine del volto di Gesù è comparsa online su Google Earth. Alcuni internauti, esplorando virtualmente gli angoli più nascosti dell'Ungheria, si sono accorti che nelle fotografie dal satellite di un terreno vicino a Puspokladany appariva proprio l'immagine di Cristo. "Non sono una persona religiosa che ne vede ovunque - racconta il 26enne che ha segnalato la foto al Sun -, ma in questo caso è impossibile non accorgersi della figura di Gesù".Le visioni divine si sprecano. In questo caso la visione arriva, è proprio il caso di specificarlo, dal cielo. I satelliti di Google, mappando la Terra, hanno fotografato anche il campo di una fattoria a nord della cittadina di Puspokladany. L'immagine è evidente e serve ben poca immaginazione per riconoscere il volto di Gesù nella distesa ungherese. I più scettici urlano al fotoritocco, ma c'è già chi parla di un miracolo.