giovedì 15 ottobre 2009

L'ombra del vento


L'ombra del vento è stato uno dei libri che più mi è piaciuto...lo annovero tra i miei preferiti. Ora non voglio raccontarne la trama anche per non svelare nulla a chi ancora non lo ha letto. E' un libro nel libro che narra la storia di Carax e di quasi 50 anni di storia spagnola ma racconta anche le passioni, gli amori, i dolori le ansie di ognuno di noi. Mi hanno colpito soprattutto le affermazioni che Zafon fa sui libri e sulla lettura. Ad un tratto il libro ci dice che leggere è un'arte in via d'estinzione e che la lettura è una delle poche cose capace di coinvolgere mente e cuore, due merci sempre più rare. Questo libro fa proprio questo: fa una magia e ci regala il privilegio di poter leggere un romanzo che nel corso degli anni non ricorderemo nei minimi dettagli ma che ci lascerà una sensazione di malinconia (cosa che esprime anche la copertina del libro) e di dolcezza che ci accompagnerà per molto tempo. Dolce perchè si parla di sentimenti, di quell'amore che una volta faceva scappare di casa, riempiva la vita e diventava il fulcro della tua esistenza. Malinconica perchè una volta finito il libro sarete tristi di dover abbandonare i protagonisti anche se sarete certi che loro vi accompagneranno nel tempo.

Ecco alcune citazioni:
- Mi abbandonai a quell'incantesimo fino a quando la brezza dell'alba lambì i vetri della finestra e i miei occhi affaticati si posarono sull'ultima pagina. Solo allora mi sdraiai sul letto, il libro appoggiato sul petto, e ascoltai i suoni della città addormentata posarsi sui tetti screziati di porpora. Il sonno e la stanchezza bussavano alla porta, ma io resistetti. Non volevo abbandonare la magia di quella storia né, per il momento, dire addio ai suoi protagonisti. Un giorno sentii dire a un cliente della libreria che poche cose impressionano un lettore quanto il primo libro capace di toccargli il cuore. L'eco di parole che crediamo dimenticate ci accompagna per tutta la vita ed erige nella nostra memoria un palazzo al quale – non importa quanti altri libri leggeremo, quante cose apprenderemo o dimenticheremo – prima o poi faremo ritorno.

-"Davvero non hai letto nessuno di questi libri?" chiese Julian.
"I libri sono noioisi"
"I libri sono specchi: riflettono ciò che abbiamo dentro" rispose Julian.








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